Le figure generate dagli Idrofoni diventano splendide opere
“Mettere in movimento l’immagine e, allo stesso tempo, assestare il suono” (Roberto Borghi)
Le Idrofanie sono delle immagini statiche ottenute fotografando momenti di una performance con l’Idrofono.
Le forme in movimento che hanno origine dall’Idrofono vengono congelate in istanti irripetibili. “Ho preparato bene la mia materia sonora, scrivendo una sorta di partitura per un concerto solista. So cosa si ottiene con quello o quell’altro suono, con quella o quell’altra luce, con le interferenze degli oggetti che immergo nell’acqua”.
Le Idrofanie sono stampate in vari formati su Fine Art o realizzate in light box.
Sono state esposte in diverse mostre a gallerie d’arte. Molte Idrofanie sono state scattate da Eugenio Manghi.
Esposte a “Bologna si rivela”a Palazzo Fava e “Decima Elegia” al Festival Rilke Sion a cura di Philippe Daverio–Galleria Frantoio Capalbio, omaggio a Ettore Sguera–“intonAzioni” Quinto Cortile, Milano con Annarosa Gavazzi a cura di Roberto Borghi—“Suoni di Luce”, personale alla Galleria Colossi Brescia 2015 a cura di Annalisa Ghirardi—“interrogare lo spazio” collettiva presso FerrarinArte, Legnago 2016, a cura di Luigi Meneghelli.
Links:
Suoni di luce – Annalisa Ghirardi
Interrogare lo spazio – FerrarinArte