Autore: ser.lorenzo
Arte e decommissioning al JRC di Ispra
Parteciperò con alcune mie opere a settembre al progetto “Gli Spazi Dell’arte” al JRC di Ispra, che viene presentato venerdì 9 giugno in conferenza stampa.
In linea con la propria politica di trasparenza e nel contesto delle attività di informazione alle comunità locali, il Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea intende presentare il programma volto a smantellare le istallazioni nucleari e gestire i rifiuti radioattivi.
A questo scopo, il JRC organizza dal 29 settembre al 15 ottobre 2017 un evento artistico-scientifico come connubio fra scienza, tecnologia e arte contemporanea.
Nell’arco di due settimane saranno esposte una cinquantina di opere in un percorso artistico associato ad esibizioni, all’interno dell’istallazione realizzata per essere il deposito temporaneo (Interim Storage Facility – ISF) dei rifiuti radioattivi prima del loro allontanamento definitivo dal sito di Ispra.
Venerdì 9 giugno 2017 – ore 11.15 – 12.15
Conferenza stampa
Intevengono:
Maria BETTI, Direttore Nuclear Safety and Security, JRC.
Paolo PEERANI, Capo Unità Disattivazione Nucleare, JRC.
Antonio BANDIRALI, Comitato Culturale, JRC
Sandro PARMIGGIANI, Curatore artistico dell’evento
Pietro PIRELLI, Compositore, percussionista, artista del suono e della luce
Luca MISSONI, Creativo
Marcello MORANDINI, Architetto, scultore e designer
Modera: Riccardo CASALE, Consigliere per la Disattivazione Nucleare, JRC\
Suonare il suono a Vicenza e Milano
“Suonare il Suono” è un progetto nato per per ricordare, a un anno dalla scomparsa, uno scultore tra i più notevoli del secondo novecento, il cui lavoro artistico ha avuto proprio nel suono e nella musica una componente essenziale. Le pietre di Sciola vanno alla radice del suono, dell’immagine e ci fanno scoprire la musicalità della pietra, non solo percossa, ma anche accarezzata, sfiorata, suonata con le mani o l’archetto e, a seconda delle qualità e delle dimensioni dei materiali scelti dall’autore, produttrice di suoni di natura diversa.
Dopo l’esordio al teatro civico di Narni, di cui è possibile gustare un assaggio in questo video, si profilano due nuovi interessanti appuntamenti assieme a Enrico Intra e Gavino Murgia.
- venerdì 19 maggio alle 23:30 al Cimitero Maggiore di Vicenza, evento speciale del festival Vicenza Jazz, le pietre sonanti di Sciola verranno portate nella suggestiva cornice notturna del cimitero berico per essere affidate alle mani di Pietro Pirelli, che da anni ne esplora le magiche proprietà acustiche. Al suo fianco, Enrico Intra e Gavino Murgia costruiranno le loro improvvisazioni attorno al sound delle pietre.
-
giovedì 25 maggio 2017 alle 21:00 nell’Aula Magna dell’Università Bocconi, in Via Gobbi 5 a Milano la performance si aprirà con la proiezione del film “Born of Stone” di Emilio Bellu; premiato come “miglior corto documentario” al Berlin Short Film Festival del 2016, Born of Stone è stato proiettato in prima assoluta a Cagliari nel marzo 2016, quindi al Tavolara Film Festival, al Raindance Film Festival di Londra e avrà a breve una prima americana all’Hot Spring Festival, in Arkansas.
“Volevo catturare la luce” ritratto di Marinella Pirelli su Art e Dossier

“Fra cento anni, in quello che sarà Internet, alla voce Pirelli potremo leggere: Meteora Doppio Tramonto, Meteora Doppio Arcobaleno, Pulsar. Lavori di luce dell’artista Marinella Pirelli(1925-2009). Ci saranno anche le altre voci con gli altri illustri membri della famiglia, ma Meteora e Pulsar verranno prima di cinturato, pneumatico radiale degli anni cinquanta del XX secolo.”
(Jean Blanchaert)
L’energia luminosa che emana dai suoi lavori è al centro del breve e intenso ritratto che Jean Blanchaert le ha voluto dedicare, non mancando di fare riferimento all’Archivio Marinella Pirelli, curato da Vittoria Broggini e Lucia Aspesi, che hanno catalogato più di milleduecento lavori fra pittorici filmici e installativi.
Dialoghi su Giovanni Pirelli
[:it]Giovedì 23 febbraio 2017 ore 18.00 alla Libreria Utopia sarà presentato il libro pubblicato nel 2016 dalla fondazione Isec e curato da Mariamargherita Scotti[:]
Giovedì 23 febbraio 2017 ore 18.00 la Fondazione Isec ci invita alla Libreria Utopia (Milano) per una presentazione del volume “Giovanni Pirelli intellettuale del Novecento” (ISEC-Mimesis edizioni, 2016) a cura di Mariamargherita Scotti.
Giovanni Scirocco (Università degli studi di Bergamo) dialogherà con la curatrice. Coordina l’incontro Lucio Morawetz (Libreria Utopia)
Saranno presenti gli autori.
Libreria Utopia, Via Marsala 2, Milano
Info: comunicazione@fondazioneisec.it
Qui è possibile scaricare l’invito.
“Japan Orfeo”, l’evento musicale che unisce Italia e Giappone
[:it]All’incontro e alla condivisione di linguaggi affatto diversi farà parte l’invenzione del compositore e artista del suono Piero Pirelli, “l’Arpa di luce” che ha trionfato alla Biennale di Venezia e al Macro di Roma, la compagnia di teatro NÔ HOSHO Foundation che ha accolto straordinario consenso all’EXPO 2016, la compagnia di Nihon Buyo del ballerino e coreografo Fujima Kanjuro VIII, e artisti di musica Gagaku.[:]
[:it]Due anniversari importanti: nel 2016 il 150esimo anniversario della firma del primo Trattato d’Amicizia e di Commercio tra Italia e Giappone, nel 2017 i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi. Grazie all’idea di un musicologo e direttore d’orchestra di origini australiane, Aaron Carpenè, e di un regista italiano, Stefano Vizioli, con il supporto della Classical Music and Arts Society di Tokyo e del centro di produzione musicale AGON nonché della Fondazione Italia Giappone e degli Istituti di Cultura dei due Paesi, le due ricorrenze verranno celebrate insieme con la produzione di un’opera vicina alla cultura dei due popoli.
I melomani romani si ricorderanno che, nel 2005, i sessanta anni dell’istituzione dello Stato di Israele vennero celebrati con la commissione di un’opera da parte del Governo di Tel Aviv “Viaggio alla fine del millennio”, Joseph Bardanashvili su libretto di Abraham B. Yehoshua. Nel maggio 2008, l’opera ebbe grande successo al Teatro dell’Opera di Roma. Allora la stampa elogiò i Paesi che celebrano con la musica le loro ricorrenze nazionali. Mentre, però, “Viaggio alla fine del millennio” rifletteva strettamente la cultura di Israele, Japan Orfeo (è questo il titolo dell’iniziativa), esalta i punti di contatto tra la cultura italiana e quella giapponese.
Il lavoro è basato sulla Favola in Musica “Orfeo” di Claudio Monteverdi, ma anche sul mito nipponico di Izanagi e Izanami riportato nel libro dei miti giapponesi Kojiki. Quindi, la “Favola in Musica” di Claudio Monteverdi, viene integrata con il teatro in musica del Sol Levante . Include un nuovo finale “tragico” creato apposta per Japan Orfeo. Il barocco italiano viene coniugato con forze artistiche giapponesi in una nuova rilettura dell’Orfeo di Monteverdi, capolavoro dell’arte italiana, considerato il primo esempio operistico della storia della musica La casa di moda Missoni, nella figura di Luca e Angela Missoni, ha accettato di collaborare alla realizzazione dei costumi di Japan Orfeo.
L’eccellenza della Maison Missoni costituisce un elemento di forza nel progetto: la moda, oggi strumento pop e insieme culturale di aggregazione collettiva, può davvero contribuire in modo serio e costruttivo all’Opera e alla sua diffusione, un mondo illustre e di grande cultura, e farsi veicolo insieme culturale artistico e sociale per esaltare un genere che appartiene fortemente all’identità culturale dell’Italia. Ossia dell’esportar cantando’ di cui abbiamo parlato più volte su questa testata.
All’incontro e alla condivisione di linguaggi affatto diversi farà parte l’invenzione del compositore e artista del suono Piero Pirelli, “l’Arpa di luce” che ha trionfato alla Biennale di Venezia e al Macro di Roma, la compagnia di teatro NÔ HOSHO Foundation che ha accolto straordinario consenso all’EXPO 2016, la compagnia di Nihon Buyo del ballerino e coreografo Fujima Kanjuro VIII, e artisti di musica Gagaku. Un elemento di forte impatto emotivo e artistico è costituito dalla presenza di danzatori di “pizzica salentina”, una delle espressioni coreografiche più autentiche della cultura popolare italiana.
fonte: http://www.ilsussidiario.net[:en]Due anniversari importanti: nel 2016 il 150esimo anniversario della firma del primo Trattato d’Amicizia e di Commercio tra Italia e Giappone, nel 2017 i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi. Grazie all’idea di un musicologo e direttore d’orchestra italiano, Aaron Carpenè, e di un regista italiano, Stefano Vizioli, con il supporto della Classical Music and Arts Society di Tokyo e del centro di produzione musicale AGON nonché della Fondazione Italia Giappone e degli Istituti di Cultura dei due Paesi, le due ricorrenze verranno celebrate insieme con la produzione di un’opera vicina alla cultura dei due popoli.
I melomani romani si ricorderanno che, nel 2005, i sessanta anni dell’istituzione dello Stato di Israele vennero celebrati con la commissione di un’opera da parte del Governo di Tel Aviv “Viaggio alla fine del millennio”, Joseph Bardanashvili su libretto di Abraham B. Yehoshua. Nel maggio 2008, l’opera ebbe grande successo al Teatro dell’Opera di Roma. Allora la stampa elogiò i Paesi che celebrano con la musica le loro ricorrenze nazionali. Mentre, però, “Viaggio alla fine del millennio” rifletteva strettamente la cultura di Israele, Japan Orfeo (è questo il titolo dell’iniziativa), esalta i punti di contatto tra la cultura italiana e quella giapponese.
Il lavoro è basato sulla Favola in Musica “Orfeo” di Claudio Monteverdi, ma anche sul mito nipponico di Izanagi e Izanami riportato nel libro dei miti giapponesi Kojiki. Quindi, la “Favola in Musica” di Claudio Monteverdi, viene integrata con il teatro in musica del Sol Levante . Include un nuovo finale “tragico” creato apposta per Japan Orfeo. Il barocco italiano viene coniugato con forze artistiche giapponesi in una nuova rilettura dell’Orfeo di Monteverdi, capolavoro dell’arte italiana, considerato il primo esempio operistico della storia della musica La casa di moda Missoni, nella figura di Luca e Angela Missoni, ha accettato di collaborare alla realizzazione dei costumi di Japan Orfeo.
L’eccellenza della Maison Missoni costituisce un elemento di forza nel progetto: la moda, oggi strumento pop e insieme culturale di aggregazione collettiva, può davvero contribuire in modo serio e costruttivo all’Opera e alla sua diffusione, un mondo illustre e di grande cultura, e farsi veicolo insieme culturale artistico e sociale per esaltare un genere che appartiene fortemente all’identità culturale dell’Italia. Ossia dell’esportar cantando’ di cui abbiamo parlato più volte su questa testata.
All’incontro e alla condivisione di linguaggi affatto diversi farà parte l’invenzione del compositore e artista del suono Piero Pirelli, “l’Arpa di luce” che ha trionfato alla Biennale di Venezia e al Macro di Roma, la compagnia di teatro NÔ HOSHO Foundation che ha accolto straordinario consenso all’EXPO 2016, la compagnia di Nihon Buyo del ballerino e coreografo Fujima Kanjuro VIII, e artisti di musica Gagaku. Un elemento di forte impatto emotivo e artistico è costituito dalla presenza di danzatori di “pizzica salentina”, una delle espressioni coreografiche più autentiche della cultura popolare italiana.
fonte: http://www.ilsussidiario.net[:]